BAMBINI E ALIMENTAZIONE
I bambini sono molto esigenti per quanto riguarda l’alimentazione: la maggior parte dei cibi sani e consigliabili non trova gradimento per il loro palato.
Ci sono, però, tante piccole strategie per contrastare le cattive abitudini e radicare in loro sane abitudini di vita.
Le preferenze alimentari e l’abitudine ad un regolare esercizio fisico si consolidano nei primi anni di vita. Per questo è molto importante insegnare ai più piccoli ad alimentarsi correttamente e invitarli a praticare sport nella giusta quantità.
La colazione del mattino è molto importante perché al risveglio, dopo una media di 10 ore di digiuno, l’organismo ha bisogno di un buon “carburante” per ripartire.
E’importante far alzare il bambino circa dieci minuti prima in modo da consentirgli un inizio della giornata non troppo frenetico e il tempo necessario per consumare una buona colazione. A causa di una scarsa colazione è facile, infatti, che il bambino si butti affamato sulla merenda di metà mattina. Di conseguenza a pranzo non avrà fame, la merenda pomeridiana sarà quindi eccessivamente abbondante e la cena scarsa. In tal modo si sposta il bilancio nutrizionale verso gli spuntini di scarso valore a scapito dei pasti principali.
Lo spuntino di metà mattina dovrebbe essere costituito da un frutto fresco o da semplice pane, meglio se integrale, che fornisce un buon apporto di carboidrati senza l’eccesso di zuccheri e grassi presente invece nelle merendine e nei biscotti.
Ogni giorno si dovrebbero consumarne almeno cinque porzioni di frutta, ma per i bambini può diventare un’ardua impresa.
Alcuni modi per rendere i vegetali più appetibili e per educare i bambini ad un corretto comportamento nei confronti dei cibi potrebbero essere:
- Offrire pasti variati tenendo conto dei gusti dei piccoli
- Insegnarli che si può rifiutare un nuovo alimento solo dopo averlo assaggiato
- Non consentire ai bambini di alzarsi da tavola quando vogliono o di lasciare grandi quantità di cibo nel piatto
- Controllare la quantità e la qualità dei bis che richiedono (avvertire le insegnanti di non concedere un supplemento di primo se il bambino non ha terminato il secondo e la verdura)
- Servire porzioni piccole e non insistere se non hanno fame
- Evitare di farli mangiare davanti alla TV accesa, che li farebbe perdere il controllo della modalità e della rapidità di assunzione del cibo
- Farli partecipare alla preparazione dei piatti, per dimostrarli che cucinare e mangiare sono attività divertenti, oltre che indispensabili
- Non preparare mai pasti differenziati per i diversi membri della famiglia. Salvo necessità, questo è un comportamento diseducativo che rafforza nei più piccoli la pretesa di un menù personalizzato. E’ giusto sedersi alla stessa tavola e mangiare gli stessi piatti.
- Non deve esistere un alimento severamente vietato poichè diventerà oggetto di desiderio. Se un bambino vuole assolutamente provare hamburger e patatine al fast food, concederlo con moderazione, ribadendo le ragioni per cui non è una scelta salutare, ma senza esagerare. Proporre ogni tanto alternative socializzanti ma più corrette dal punto di vista alimentare, come un’uscita in pizzeria o una merenda organizzata a casa con gli amichetti.
- Introdurre tutte le verdure, una per una, fin da piccoli. Nel caso di vegetali dal sapore forte (es. i cavoli o i carciofi) non bisogna arrendersi al primo rifiuto ma ritentare dopo qualche mese poichè i gusti dei più piccoli si evolvono velocemente.
- La frutta può essere consumata sotto forma di centrifugati, frullati, mousse, macedonia o sorbetti. La verdura la si può proporre con strategie, ad esempio, come condimento per il primo piatto o come farcitura di pizze o torte salate
- Spiegare ai bambini da dove vengono i frutti e le verdure che consumano, che esistono prodotti di stagione (da preferire) e portarli in gita in campagna a vedere come cambiano i frutti della terra col passare dei mesi.
- Giocare con le forme e i colori per far mangiare le verdure ai bambini, è importante servirle in modo attraente e divertente
- E’fondamentale instaurare delle buone abitudini durante gli anni della scuola primaria
- Privilegiare i piatti unici, che uniscono carboidrati, verdure e proteine così sarà più facile che tutte le componenti essenziali della dieta vengano assunte nelle giuste proporzioni
- Dolci, biscotti e merendine non sono dei “fine pasto”, tranne che in occasioni speciali. A“fine pasto” può esserci la frutta, come negli spuntini.
Dott.ssa Elena Massa